Shownotes
Conoscere meglio il proprio consumatore e comunicare in modo diretto con lui e con tutta la filiera, con intermediari vari e con ristori ed enotecari. Cambiare i tradizionali sistemi di comunicazione e contenere i costi.
Per Francesco Domini, direttore generale di Feudi di San Gregorio, non ci sono dubbi. E’ questa la sfida che aziende medie e grandi del vino hanno di fronte nei prossimi anni per competere e crescere nel mercato.
Feudi di San Gregorio è una delle realtà più significative della nostra enologia. Prossima al suo trentesimo compleanno – è nata nel 1986 – l’azienda di Sorbo Serpico (Avellino) guidata da Antonio Capaldo ha costruito il suo successo sulla valorizzazione dei vitigni tipici campani: l’Aglianico, il Greco di Tufo, il Fiano d’Avellino, la Falangina. Oggi produce 3.8 milioni di bottiglie, ha un centinaio di dipendenti e fattura 23 milioni di euro con mercati in Italia (65%) e Usa, Germania, Giappone e Russia.
Francesco Domini scoprirai, tra l’altro:
- Perché i nuovi canali per comunicare il vino diventano strategici e convenienti per un produttore.
- Come la cantina è diventata un luogo di comunicazione formidabile anche per consumatori e winelover oltreché per i professionisti e per la filiera di vendita del vino.
- Quale atteggiamento hanno i consumatori del vino verso le novità.
- Perché, come fa Feudi di San Gregorio, un produttore di vino deve sviluppare uno stretto rapporto con l’arte.
- Un consiglio e un ammonimento per chi vuole lavorare nella comunicazione e nel marketing del vino online.
Ascolta l’intervista a Francesco Domini.