Incontri multidimensionali - Multidimensional Encounters: Questi incontri sono intesi a creare un ponte tra la realtà umana separata e dimensioni alternative luminose fondate sull’unità. Impieghiamo semplici pratiche di consapevolezza multidimensionale, derivate dall’astrosciamanesimo e dall’integrazione di diverse tradizioni spirituali e sciamaniche. Ogni incontro tiene conto della posizione astrologica del Sole e della Luna, e del relativo ciclo lunare. Queste sessioni hanno avuto luogo nel 2020 e 2021. Solo poche registrazioni sono rimaste.
ME271220-10.3, Incontri multidimensionali
Tempo multidimensionale, mitico, che solo evidenzia eventi significativi, entrata nel Tempio e rilascio delle preoccupazioni derivate dalla fisicità; la realtà dipende solo da come decidi di vederla, quando la luce emerge nella realtà umana si tratta di trasferirla nella realtà alternativa, poiché nella realtà umana tutto è distrutto.
Joan Baez (10.3.1) (1967; Where have all the flowers gone? Long time passing. Where have all the flowers gone? Long time ago. Where have all the flowers gone? The girls have picked them everyone. Oh, When will you ever learn? Oh, When will you ever learn? Young girls They've taken husbands everyone. Young men They're all in uniform. Soldiers They've gone to graveyards everyone. Graveyards They're covered with flowers everyone. Flowers Young girls have picked them everyone)
10.3, Stato di Kortex, Korolevstvo Sei-Ramàkc
Stadio 1: Intento originario è in relazione con ciò che sia dalla primissima infanzia è stata fonte di gioia e verità indipendentemente dalla fisicità. Intento allestito nel tempio. Ogni evento rilevante è celebrato da un altare del tempio, laddove l’altare centrale rappresenta l’essenza di ogni evento.
Stadio 2: Le esperienze oscure sono combustibile intese a essere bruciate come sacrificio negli altari degli eventi luminosi. La mala-vita è bruciata. Rifiuta di accettare qualunque esperienza dolorosa che i sistemi di credenza impongono o condizionano di accettare. Riconosci solo in base alla tua esperienza diretta e non secondo quanto ti hanno fatto credere. Brucia ogni aspetto della malavida.
Olivia Ruiz (10.3.8) "Mala Vida" (2010; Tú me estás dando mala vida, yo pronto me voy a escapar. Gitana mía, por lo menos, date cuenta, gitana mía, por favor. No me dejas ni respirar, tú me estás dando mala vida. Cada día, se la traga mi corazón, dime tú porque te trato yo tan bien. Cuando tú me hablas como a un cabrón, gitana mía ! Mi corazoncito está sufriendo, gitana mía, por favor. Sufriendo malnutrición, me estás dando mala vida, mi corazón. Tú me estás dando mala vida, yo pronto me voy a escapar. Gitana mía, por lo menos, date cuenta, gitana mía, por favor. No me dejas ni respirar, tú me estás dando mala vida. Cada día, se la traga mi corazón, dime tú porque te trato yo tan bien. Cuando tú me hablas como a un cabrón, gitana mía ! Mi corazoncito está sufriendo, gitana mía, por favor. Sufriendo malnutrición, me estás dando mala vida, mi corazón. Mala vida, yo pronto me voy a escapar. Gitana mía, por lo menos, date cuenta, gitana mía, por favor. No me dejas ni respirar, tú me estás dando mala vida, mi corazón. Mi corazón, mi corazón)
Sauter Kitaya Sadoh, emanazione luminoso del Settore 10. Il Settore 10 individua un obiettivo alto e lo suddivide in obiettivi intermedi. Cruciale in 10.3 è la capacità d’identificare e conseguire piccoli obiettivi a breve e medio termine in quanto parti di una visione più ampia. Scrive Haruki Murakami: “Guardare troppo lontano è un errore. Se uno guarda lontano, non vede quello che ha davanti ai piedi, e finisce per inciampare. Ma anche concentrarsi troppo sui piccoli dettagli che si hanno sotto il naso non va bene. Se non si guarda un po' oltre, si va a sbattere contro qualcosa. Perciò è meglio sbrigare le proprie faccende guardando davanti a sé quanto basta, e seguendo l'ordine stabilito passo dopo passo. Questo, in tutte le cose, è il punto fondamentale”. Questo equilibrio tra presente immediato, futuro e anche passato remoto consente di accedere alla consapevolezza della multidimensionalità della sfera del tempo. Rintracciare il rapporto tra le nostre azioni presenti e quelle passate e future permette di rafforzare il processo di crescita e conseguire con meno sforzi obiettivi molto ambiziosi. Qui i ricordi del passato svolgono un ruolo assai rilevante poiché servono da combustibile per alimentare il fluire della vita.
Qualunque obiettivo hai è la conseguenza di un processo, per cui una parte di te l’ha già raggiunto, una è a metà strada, l’altra è appena partita. Qualunque siano le circostanze della tua vita presente è vitale riconoscere chi ha già raggiunto l’obiettivo futuro, perché è Colui a cui occorre rivolgersi. Egli vive simultaneamente oltre il tempo. Se perdi il contatto con Lui ogni conseguimento sarà divorato dal tempo. Lo scopo più nobile implica il rilascio dalla dipendenza dal tempo. Puoi realizzare obiettivi nella realtà umana in modo onorevole solo se ti avvedi che nella materia tutto è transitorio, mentre nella realtà matrice permangono saldamente. I tuoi desideri servono per identificare la dimensione in cui sono già soddisfatti. Li puoi manifestare in modo sacro solo come emanazione della consapevolezza del luogo in cui essi sono già manifestati. Il passato è un campionario di manifestazioni che hai da collocare saldamente nella realtà alternativa dove non va mai perduto. Considera un obiettivo non realizzato nella realtà materiale e sull’onda dei venti di Korolevstvo Sei-Ramàkc trasferisciti nel luogo in cui sono già soddisfatti.
Konstantin Kinchev (Alisa, Алиса), “Ветер” (Отпускаю ветер под честное слово, Отвести беду стороной. Облететь дождем, не разрушив основы, Опоясать радугой зной. Выпустить в зарю созвездий блики, Перепутать времени ход. Отогреть дыханьем лесной земляники В зиму занесенный народ. Грозен, да светел, Шорохи лови, Преврати в гул. Волница-ветер Солнце в осень уводи, Брось весною в разгул! По дороге выплеснуть в снег разливы лета, Птицами февраль оживить. Поделиться с ночью пригоршнями света, Не порвав движения нить. Улыбнуться так, как могут дети, Тем, кому привычен оскал. Так я отпускал на ристалище ветер, А ветер свое слово держал.) traduzione: Rilascio il vento sulla mia parola d'onore, Porta via il problema. Vola con la pioggia senza distruggere le fondamenta, Circonda il calore dell'arcobaleno. Rilascia il bagliore nell'alba delle costellazioni, Confondere il corso del tempo. Riscaldati con il respiro delle fragoline di bosco Un popolo portato in inverno. Terribile, sì luminoso, Cattura fruscii, Trasformalo in un ronzio. Onda-vento Porta il sole in autunno Getta la primavera in baldoria! Sulla strada per gettare nella neve gli schizzi d'estate, Ravviva febbraio con gli uccelli. Per condividere manciate di luce con la notte, Senza rompere il filo. Sorridi come sanno fare i bambini Coloro che sono abituati a sorridere. Così ho lasciato andare il vento sulle liste, Ma il vento ha mantenuto la sua parola)
Olivia Ruiz (10.3.8) “L’eternité” (2016; Il n'y pas de mot pour dire les regrets La nuit a bon dos, je vais me coucher S'il n'y a pas d'issue à la culpabilité Elle te suit dans ton lit Elle s'ancre dans ta vie Il n'y a pas de pardon Le temps les a bouffés En donnant l'illusion que l'on peut oublier Oh cache-moi que le temps est compté Laisse l'instant faire l'éternité Oh mens-moi, dis-moi que je n'ai pas rêvé Laisse l'instant faire l'éternité S'il n'y a pas de mot pour se dénoncer J'en ai plein le dos de tous ces secrets S'il n'y pas d'issue pour une âme blessée Le temps n'a pas la vertu de cicatriser Il n'y a pas de pardon Pour ceux qui sont tombés Comme de l'amidon Le mal te tient figé Oh cache-moi que le temps est compté Laisse l'instant faire l'éternité Oh mens-moi, dis-moi que je n'ai pas rêvé Laisse l'instant faire l'éternité Oh cache-moi que le temps est compté Laisse l'instant faire l'éternité Oh mens-moi, dis-moi que je n'ai pas rêvé Laisse l'instant faire l'éternité)
Stadio 3: ci spostiamo nella dimensione di luce, una città di luce, con 12 portali.
Joan Baez (10.3.1), “Twelve Gates into the City” (1982; Oh, what a beautiful city Oh, what a beautiful city Oh, what a beautiful city Well, twelve gates into the city, Hallelu Three gates into the east Three gates into the west Three gates into the north Three gates into the south Making that twelve gates into the city, Hallelu Well, oh, what a beautiful city Oh, what a beautiful city Oh, what a beautiful city Well, twelve gates into the city, Hallelu See those children yonder They're all dressed in red They must be the children Children that Moses led You know there're twelve gates into the city, Hallelu Well, oh, what a beautiful Oh, what a beautiful city Oh, what a beautiful city Well, twelve gates into the city, Hallelu When I get to heaven I'm goin' to sing and shout There ain't nobody up there Who's goin' to put me out You know there're twelve gates into the city, Hallelu Well, oh, what a beautiful city Oh, what a beautiful city Oh, what a beautiful city Well, twelve gates into the city, Hallelu, Hallelu, Hallelu)