Shownotes
C'è una battuta che circola in merito ad Elsa Morante e Alberto Moravia attribuita ad un ambasciatore italiano a Londra. Nel presentare ai propri convitati i due - all'epoca compagni nella vita – il diplomatico, creando grande scalpore tra i presenti, dichiarò: “Vi presento Moravia, marito della più grande scrittrice italiana”. Gli ospiti raccontarono dello sguardo tetro di Moravia “che si pavoneggiava con grande libertà e pensava di essere lui il più grande scrittore di tutti i tempi e mai più immaginava che un raffinato diplomatico avesse probabilmente colto nel segno”, spiega Alberto Cavaglion nell'ultima puntata di “pagine di letteratura”, utilizzando l'aneddoto per far comprendere il valore letterario della Morante. Non solo, secondo il critico e storico un'altra considerazione deve essere aggiunta: “La Morante è stata la più grane scrittrice ebrea del XX secolo”. Il perché Cavaglion lo spiega nel corso della puntata in cui si sofferma sul celebre libro L'isola di Arturo ma anche sul dialogo a tre tra la stessa Morante, Umberto Saba e Giacomo De Benedetti. Un'occasione per aprire ulteriori spazi di riflessione sull'intreccio tra identità, letteratura per l'infanzia, maternità ed ebraismo.