Shownotes
Secondo un’indagine della Banca d’Italia, la spesa per il Fintech (le tecnologie dedicate alla finanza) per il biennio 2021-2022 ammonta a 530 milioni di euro, oltre il 16% in più rispetto ai due anni precedenti.
In che modo l’innovazione tecnologica può aiutare lo sviluppo della finanza sostenibile? E come possono collaborare le startup che si definiscono Fintech con le banche e le attività finanziare in questo settore?
Ne parliamo con Laura Grassi, che dirige il Fintech & Insurtech Observatory del Politecnico di Milano; Andrea Petrolati, project manager del Fintech District milanese; e Maria Cerè, Chief Information Officer di Deutsche Bank Italia.
Questa è una comunicazione di marketing.
Il presente podcast contiene interviste e riferimenti a società e terze parti che hanno espressamente a ciò autorizzato Deutsche Bank S.p.A.. Le opinioni espresse da soggetti terzi diversi da Deutsche Bank S.p.A. non riflettono necessariamente le opinioni di Deutsche Bank.
La presente comunicazione ha finalità promozionale e non costituisce in alcun modo consulenza in materia di investimenti o ricerca in materia di investimenti. Prima dell’adesione a prodotti/servizi consultare le condizioni contrattuali e il materiale informativo disponibile sul sito db.com/italia. Attualmente mancano criteri uniformi e uno standard comune di mercato per la valutazione e la classificazione dei prodotti finanziari come sostenibili. Ciò può portare i diversi fornitori esterni di dati a valutare la sostenibilità dei prodotti finanziari in modo differente. Inoltre, alcune normative in materia di sostenibilità sono ancora in corso di definizione, con la possibilità che prodotti finanziari classificati come sostenibili non si qualifichino come tali in futuro o che si verificheranno impatti negativi ambientali, sociali e / o di altro tipo durante la vita del prodotto. Per maggiori dettagli sui prodotti finanziari che promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di tali caratteristiche si deve fare riferimento all’informativa sulla sostenibilità pubblicata sul sito db.com/italia.